L'artrite è un termine medico che indica l'infiammazione di una o più articolazioni del corpo. Questa condizione provoca dolore, gonfiore, rigidità e limitazione del movimento nelle zone colpite. In Italia, milioni di persone convivono quotidianamente con diverse forme di artrite, rendendo questa patologia una delle principali cause di disabilità nel paese. L'infiammazione articolare può essere acuta o cronica e può interessare persone di tutte le età, anche se alcune forme sono più comuni in specifiche fasce d'età.
L'artrite reumatoide è una malattia autoimmune sistemica che colpisce principalmente le articolazioni in modo simmetrico. Il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani delle articolazioni, causando infiammazione cronica. I sintomi caratteristici includono rigidità mattutina prolungata, dolore e gonfiore alle piccole articolazioni di mani e piedi, affaticamento generale e febbre di bassa intensità. Questa forma di artrite può anche interessare organi interni come cuore, polmoni e occhi.
L'osteoartrite, nota anche come artrosi, è la forma più comune di artrite e si caratterizza per il deterioramento progressivo della cartilagine articolare. A differenza dell'artrite reumatoide, non è una malattia autoimmune ma è legata all'usura delle articolazioni nel tempo. Colpisce principalmente le articolazioni portanti come ginocchia, anche, colonna vertebrale e le articolazioni delle mani. Il dolore tende a peggiorare con l'attività fisica e migliora con il riposo, manifestandosi inizialmente in modo intermittente per poi diventare più costante nelle fasi avanzate.
Esistono diverse altre tipologie di artrite che presentano caratteristiche specifiche:
I sintomi dell'artrite possono variare significativamente a seconda del tipo e della gravità della condizione. I segni più comuni includono dolore articolare persistente o intermittente, gonfiore visibile e palpabile delle articolazioni, rigidità mattutina che può durare da alcuni minuti a diverse ore, riduzione dell'ampiezza di movimento e sensazione di calore nelle zone interessate. Molti pazienti riferiscono anche affaticamento cronico, debolezza generale e, in alcuni casi, febbre di bassa intensità. La rigidità articolare tende a essere più pronunciata al risveglio e dopo periodi di inattività prolungata.
È fondamentale rivolgersi tempestivamente al medico quando si manifestano sintomi persistenti che potrebbero indicare la presenza di artrite. Consultare immediatamente un professionista sanitario se si verificano dolore articolare intenso e improvviso, gonfiore significativo accompagnato da arrossamento e calore, impossibilità di muovere l'articolazione normalmente, sintomi che persistono per più di una settimana o febbre associata a dolori articolari. Una diagnosi precoce permette di iniziare tempestivamente il trattamento appropriato, rallentando la progressione della malattia e preservando la funzionalità articolare.
La diagnosi di artrite richiede un approccio multidisciplinare che combina l'esame clinico con specifici test diagnostici. Il medico procederà inizialmente con un'anamnesi dettagliata e un esame fisico delle articolazioni interessate. Gli esami del sangue possono rivelare markers infiammatori come VES e PCR, fattore reumatoide, anticorpi anti-CCP per l'artrite reumatoide, e livelli di acido urico per la gotta. Le tecniche di imaging includono radiografie per valutare i danni strutturali, ecografie per visualizzare l'infiammazione dei tessuti molli, risonanza magnetica per una valutazione dettagliata di cartilagini e legamenti. In alcuni casi può essere necessaria l'artrocentesi, un prelievo di liquido sinoviale per analisi microscopiche e colturali.
I FANS agiscono inibendo l'enzima ciclossigenasi (COX), responsabile della produzione di prostaglandine che causano infiammazione, dolore e gonfiore articolare. Questi farmaci offrono un rapido sollievo dai sintomi dell'artrite, riducendo efficacemente l'infiammazione e migliorando la mobilità articolare. La loro azione analgesica permette di svolgere le attività quotidiane con maggiore comfort, rappresentando spesso la prima linea di trattamento per molte forme di artrite.
L'ibuprofene è disponibile in compresse da 200mg, 400mg e 600mg. Per l'artrite, il dosaggio abituale varia da 400mg a 800mg tre volte al giorno, sempre dopo i pasti per ridurre l'irritazione gastrica. È consigliabile iniziare con il dosaggio più basso efficace e non superare i 2400mg giornalieri. La durata del trattamento deve essere la più breve possibile per minimizzare gli effetti collaterali.
Il diclofenac è particolarmente efficace nel trattamento dell'artrite reumatoide, osteoartrite e spondilite anchilosante. Disponibile in compresse, gel topico e cerotti transdermici, offre flessibilità nella somministrazione. Il dosaggio orale varia da 75mg a 150mg al giorno, suddiviso in 2-3 dosi. La formulazione topica è ideale per il trattamento localizzato, riducendo l'esposizione sistemica e i relativi effetti collaterali gastrointestinali.
Il naprossene si distingue per la sua lunga durata d'azione, richiedendo solo due somministrazioni giornaliere da 250-500mg ciascuna. Il ketoprofene, disponibile in capsule, gel e cerotti, è efficace sia per via orale (100-200mg al giorno) che topica. Entrambi mostrano particolare efficacia nell'artrite reumatoide e nell'osteoartrite, con il ketoprofene che offre anche formulazioni a rilascio prolungato per un controllo sintomatico prolungato durante la giornata.
I FANS possono causare diversi effetti collaterali che richiedono attenzione medica. Gli effetti più comuni includono:
Sono controindicati in pazienti con ulcera peptica attiva, insufficienza cardiaca grave, malattie renali severe e allergie note ai FANS.
Il metotrexato rappresenta il farmaco di prima scelta per l'artrite reumatoide, classificato come DMARD (Disease-Modifying Antirheumatic Drug). Somministrato settimanalmente a dosaggi di 10-25mg, rallenta la progressione della malattia e previene il danno articolare. È essenziale l'integrazione con acido folico per ridurre gli effetti collaterali. Il monitoraggio ematico regolare è fondamentale per controllare la funzionalità epatica e renale durante il trattamento.
In Italia sono disponibili diversi farmaci biologici per l'artrite reumatoide, prescritti quando i DMARD tradizionali risultano inefficaci. Questi includono inibitori del TNF-alfa come adalimumab, etanercept e infliximab, somministrati per iniezione sottocutanea o infusione endovenosa. Altri biologici disponibili sono rituximab, abatacept e tocilizumab, che agiscono su diversi target molecolari. La prescrizione richiede centri specializzati e il monitoraggio costante per infezioni opportunistiche. Il Sistema Sanitario Nazionale copre questi trattamenti attraverso piani terapeutici specifici.
I corticosteroidi come prednisone e metilprednisolone offrono un rapido controllo dell'infiammazione nell'artrite reumatoide. Utilizzati a basse dosi (5-10mg di prednisone al giorno) come terapia ponte o durante le riacutizzazioni, richiedono particolare cautela per gli effetti collaterali a lungo termine. È fondamentale la riduzione graduale del dosaggio per evitare la soppressione surrenalica. L'uso prolungato necessita monitoraggio per osteoporosi, diabete, ipertensione e infezioni. L'integrazione con calcio e vitamina D è raccomandata durante il trattamento.
I trattamenti topici rappresentano una soluzione efficace per alleviare il dolore articolare localizzato. Gel e creme contenenti principi attivi come diclofenac, ibuprofene o capsaicina penetrano direttamente nella zona interessata, riducendo l'infiammazione senza gli effetti collaterali sistemici dei farmaci orali. L'applicazione regolare secondo le indicazioni del farmacista garantisce un sollievo mirato e duraturo dal dolore articolare.
La glucosamina e la condroitina sono componenti naturali della cartilagine articolare che possono contribuire al mantenimento della salute delle articolazioni. Questi integratori, disponibili singolarmente o in combinazione, supportano la rigenerazione cartilaginea e possono ridurre il dolore e migliorare la mobilità articolare. È consigliabile assumere questi supplementi per almeno 3-6 mesi per valutare la loro efficacia, sempre sotto supervisione farmaceutica per dosaggi appropriati.
Gli acidi grassi Omega-3, presenti nell'olio di pesce, possiedono proprietà antinfiammatorie naturali che possono beneficiare chi soffre di artrite. Integratori di curcuma, boswellia e zenzero offrono ulteriori opzioni naturali per ridurre l'infiammazione articolare. Questi rimedi naturali, se assunti regolarmente, possono contribuire a diminuire il dolore e migliorare la qualità della vita.
L'attività fisica moderata e la fisioterapia sono fondamentali nella gestione dell'artrite. Esercizi specifici aiutano a mantenere la flessibilità articolare, rafforzare i muscoli circostanti e ridurre la rigidità. Attività come nuoto, camminata e yoga sono particolarmente benefiche. Un programma di esercizi personalizzato, sviluppato con un fisioterapista qualificato, può significativamente migliorare la funzionalità articolare e ridurre il dolore cronico.
Adottare modifiche specifiche nello stile di vita può migliorare significativamente la gestione dell'artrite. Mantenere un peso corporeo adeguato riduce il carico sulle articolazioni portanti. Alternare periodi di attività e riposo, utilizzare ausili ergonomici e applicare calore o freddo alle articolazioni doloranti sono strategie efficaci. Organizzare l'ambiente domestico per facilitare i movimenti quotidiani e ridurre lo stress articolare contribuisce al benessere generale e alla prevenzione delle riacutizzazioni.
Una dieta ricca di alimenti anti-infiammatori può supportare il trattamento dell'artrite. Includere regolarmente:
Limitare invece alimenti processati, zuccheri raffinati e grassi saturi che possono aumentare l'infiammazione sistemica.
La gestione efficace del dolore cronico richiede un approccio multidisciplinare. Tecniche di rilassamento, meditazione e gestione dello stress possono ridurre la percezione del dolore. Mantenere un diario del dolore aiuta a identificare i fattori scatenanti e valutare l'efficacia dei trattamenti. L'applicazione di calore secco o impacchi freddi può fornire sollievo temporaneo durante le fasi acute.
È importante consultare il farmacista per consigli sui farmaci da banco e possibili interazioni. Rivolgersi al medico quando il dolore peggiora improvvisamente, compaiono nuovi sintomi, gonfiore significativo o limitazioni funzionali gravi. Il monitoraggio professionale regolare garantisce un trattamento ottimale e tempestivi aggiustamenti terapeutici.
